Malattia di Parkinson avanzata: cause dell’interruzione dell’infusione duodenale di Levodopa
E’ stato effettuato uno studio osservazionale real-life ( vita reale ) riguardante pazienti con malattia di Parkinson che avevano ricevuto infusione duodenale di Levodopa ( Duodopa, Duopa ) per determinare quali eventi avversi fossero alla base dell’interruzione del trattamento, e il periodo in cui questi eventi si sono verificati
Sono stati inclusi tutti i pazienti consecutivi con malattia di Parkinson trattati presso l'Istituto Neurologico Carlo Besta.
I pazienti sono stati valutati al basale e dopo infusione duodenale di Levodopa a intervalli regolari.
Sono stati inclusi 35 pazienti con malattia di Parkinson ( 15 uomini e 20 donne ). Hanno ricevuto l’impianto per l’infusione duodenale di Levodopa tra ottobre 2007 e settembre 2013.
Quattro pazienti sono morti per cause non-correlate alla procedura.
Alla fine dello studio, 21 pazienti ( 60% ) erano ancora in trattamento.
L’infusione duodenale di Levodopa ha fornito un efficace controllo motorio in tutti i pazienti.
L'interruzione è stata più frequentemente causata da eventi avversi correlati al dispositivo o all'infusione.
Dieci pazienti dei restanti 31 hanno cessato la somministrazione per via duodenale della Levodopa.
Due erano fondamentalmente le principali cause di recesso: infezione della stomia ( n = 4 ), e peggioramento delle discinesie non-gestibili con riduzione della infusione ( n=3 ).
Nella maggior parte dei pazienti, le interruzioni si sono verificate durante il primo anno dopo l'impianto.
Il rischio di interruzione era correlato all'età al momento dell'impianto, ma non ad altre variabili demografiche o cliniche.
In conclusione, i ricercatori hanno identificato due principali cause che hanno portato alla sospensione del trattamento infusionale per via duodenale della Levodopa durante il primo anno post-impianto e hanno suggerito l'adozione di misure volte a prevenire tali eventi.
I pazienti anziani sono a maggior rischio di interruzione del trattamento. ( Xagena2015 )
Calandrella D et al, Neurology 2015; 84: 1669-1672
Neuro2015 Farma2015
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